I 10 Paesi in Europa dove è più facile trovare lavoro
Italiani all’estero sono 107.000 nel 2015.
Gli italiani tornano a lasciare Italia come nel passato, complice la mancanza di lavoro e e la scarsa speranza.
Gli italiani non lasciano più il Paese su grandi navi o in treno con valigie di cartone come avveniva un secolo scorso ma con voli economici e con smartphone e Tablet.
Oggi si scappa dall’Italia – le distanze con il resto del mondo si sono accorciate grazie a voli low cost ,social network e internet.
Emigrazione italiana oggi:Unione Europea è la destinazioni più ambita.
I dati resi noti oggi fanno riflettere:
Il primo gennaio del 2016 sono 4.811.163 i cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’ Estero-AIRE.
È quanto si legge nel documento degli’Italiani nel Mondo’ della Fondazione Migrantes (associazione degli italiani all’estero” presentato recentemente a Roma.
Nel 2015 si sono trasferiti più di 107.000 italiani all’estero.
Questo situazione colpisce soprattutto i giovani disoccupati e i laureati.
Da gennaio a dicembre 2015, hanno trasferito la loro residenza all’ estero per espatrio 107.529 italiani.
Hanno fatto le valigie soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni (39.410, il 36,7%); la meta preferita è stata la Germania (16.568), mentre Lombardia (20.088) , Veneto (10.374) e il Sud d’Italia sono le principali regioni di emigrazione.
Nel 2015 le iscrizioni all’Aire sono state in tutto 189.699 tesseramenti.
Più del 50% 107.529, per espatrio all’estero.
Il 69,2% di coloro che hanno fatto le valige (quasi 75.000 persone) si è trasferito in Europa.
In calo le partenze per l’America meridionale (-14,9% in un anno), mentre rimangono stabili quelle per l’America centro-settentrionale; 352 connazionali hanno scelto le altre aree continentali.
I maschi espatriati sono oltre 60.000 (56,1%), i celibi e le nubili il 60,2%.
La fascia 18-34 anni, è la piu alta e la più significativa (36,7%).
I giovani hanno una mobilità internazionali che – può modificarsi continuamente perché non si basa su un progetto panificato migratorio già determinato ma su continue e sempre ricerche di nuove opportunità incontrate e di raggiungere amici e parenti all’estero.
La Germania è in testa. «Pur restando indiscutibilmente primaria l’origine meridionale dei flussi – si legge nel rapporto – si sta progressivamente assistendo a un abbassamento dei valori percentuali del Sud a favore di quelli del Nord del Paese».
La Lombardia, con 20.088 partenze, è la prima regione in valore assoluto per partenze, seguita dal Veneto (10.374) che fa scendere la Sicilia (9.823) alla terza posizione (era seconda nel 2014).
Al quarto posto il Lazio (8.436) e ancora Piemonte (8.199) ed Emilia Romagna (7.644). Nel 2015 la Germania (16.568) è la meta preferita dagli italiani andati oltreconfine, a seguire, con una minima differenza, il Regno Unito (16.503) e poi, più distaccate, la Svizzera (11.441) e la Francia (10.728).
cerco lavoro come cuoco sono di rimini
nannisami@ yahoo.it